La creazione letteraria dei paesaggi urbani: molto più di un semplice passatempo
Nel momento in cui misi piede per la prima volta a Dublino ebbi l’impressione di conoscere già quella città. Non nutrii dubbi, ad esempio, che a svegliarmi nel mio giorno di residenza iniziale fossero state le campane della Chiesa di St. George, di cui in verità ignoravo l’esatta ubicazione. Dell’O’Connell Bridge riconobbi da subito ogni passo, come se lo avessi frequentato da sempre, e la stessa emozione provai con i grandi e folti alberi, ancor di più con gli infiniti odori e colori, del parco pubblico nei pressi di Grafton Street. Continue reading