Autore: GM

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Sonia

Vola libera e felice, / al di là dei compleanni, / in un tempo senza fine, nel persempre. / Di tanto in tanto c’incontremo / – quando ci piacerà – / nel bel mezzo dell’unica festa / che non può mai finire.

(Richard Bach)

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Sonia mi ha insegnato quanto importante sia essere preparati nel momento dell’addio senza ritorno, che a nessuno è dato prevedere o conoscere. Ancor di più ho imparato da lei che non conta l’età, ovvero la lunghezza di una vita, al fine di misurare quella stessa preparazione. Ma preparati a cosa? Evidentemente ad essere in pace con se stessi e con gli altri, tanto da congedarsi senza troppa fatica, se non quella che la malattia impone al corpo. E malgrado la malattia, rimanere aggrappati fino in fondo a determinate convinzioni. Capita così che una stanza d’ospedale possa trasformarsi in una vera e propria palestra dell’anima, dove è dato apprendere insegnamenti fecondi, destinati a dettare il passo e ad indicare la via. Nel tempo in cui Sonia ha richiesto un’assistenza ospedaliera specifica è capitato appunto ciò: ciò che si direbbe, con altre parole, un vero miracolo! Continue reading

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Vola libera e felice, / al di là dei compleanni, / in un tempo senza fine, nel persempre. / Di tanto in tanto c’incontremo / – quando ci piacerà – / nel bel mezzo dell’unica festa / che non può mai finire.

(Richard Bach)

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La Fontana più bella del Principato Ultra! Da una documentazione inedita di metà Ottocento un libro sulla forza dei Monumenti.

Nel cuore dell’Ottocento il Principato Ultra (o Ulteriore) costitutiva una divisione amministrativa del Regno delle due Sicilie, corrispondente grosso modo alla regione storico-geografica dell’Irpinia. La cittadina di Gesualdo era ricompresa in essa, ricadendo precisamente nel mandamento di Sant’Angelo dei Lombardi. Dando vita l’Intendenza di Avellino (l’allora Provincia) ai lavori di risistemazione della via Appia, nel tratto in cui questa si distaccava da Eclano per inoltrarsi nella valle d’Ansanto, le comunità interessate cominciarono a fiutare le possibilità di sviluppo legate all’avvio dei nuovi lavori stradali. Continue reading

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La cultura non è professione per pochi: è una condizione per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo.
(Elio Vittorini)

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Viva il New Prog!

Momento davvero propizio per il Notturno Concertante, band irpina entrata di diritto nella storia del rock progressive italiano. Se la Mondadori ha scelto per le sue uscite di dicembre alcune musiche del Notturno, facendone la base per podcast d’autore, Let them say,  l’ultimo CD della band, pubblicato dall’etichetta discografica “Luminol Records”, scala le classifiche europee: al ventiseiesimo posto nella classifica generale di iTunes, attualmente nei Paesi Bassi occupa la sesta posizione nella lista delle musiche rock più ascoltate del momento.

Il cd, dunque, è nel top ten europea e c’era da aspettarselo. Continue reading

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Un giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra.

(Jim Morrison)

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Conversare su (e per) Gesualdo

Ho sempre detto, fin qui, che il nome Gesualdo ha una duplice valenza. Esso, infatti, è un “gran cognome” dell’antichità che – in un certo momento della storia – si è sovrapposto ad un luogo specifico dell’Irpinia, il territorio appunto di Gesualdo. Questo, dunque, attestato fin dall’età longobarda, finì col diventare sede privilegiata di una delle famiglie più potenti del vicereame spagnolo in Italia, la famiglia Gesualdo, che vantava origini normanne. Vorrei dire adesso, però, senza cadere in eccesso, che, almeno per chi scrive, la valenza di quel nome è senz’altro triplice. E questo perché, accanto ai due dati appena ricordati, ve n’è un terzo che pretende di sintetizzare i precedenti: Gesualdo è il nome di una Casa editrice (noi amiamo dire Casa di libri, arte e cultura) che, trovando sede nell’omonimo comune irpino, riflette il carattere visionario del suo Signore più illustre, il Principe madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613). Continue reading

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Si può raccontare Gesualdo soltanto a patto di lasciarsi guidare da lui, dalla sua visione delle cose, e dunque attraverso un coro di voci, una polifonia.

(Andrea Tarabbia)

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Ad un imperatore malinconico, che ha capito che il suo sterminato potere conta ben poco perché tanto il mondo sta andando in rovina, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili…

(Italo Calvino)