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La Fontana più bella del Principato Ultra! Da una documentazione inedita di metà Ottocento un libro sulla forza dei Monumenti.

Nel cuore dell’Ottocento il Principato Ultra (o Ulteriore) costitutiva una divisione amministrativa del Regno delle due Sicilie, corrispondente grosso modo alla regione storico-geografica dell’Irpinia. La cittadina di Gesualdo era ricompresa in essa, ricadendo precisamente nel mandamento di Sant’Angelo dei Lombardi. Dando vita l’Intendenza di Avellino (l’allora Provincia) ai lavori di risistemazione della via Appia, nel tratto in cui questa si distaccava da Eclano per inoltrarsi nella valle d’Ansanto, le comunità interessate cominciarono a fiutare le possibilità di sviluppo legate all’avvio dei nuovi lavori stradali. Continue reading

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Viva il New Prog!

Momento davvero propizio per il Notturno Concertante, band irpina entrata di diritto nella storia del rock progressive italiano. Se la Mondadori ha scelto per le sue uscite di dicembre alcune musiche del Notturno, facendone la base per podcast d’autore, Let them say,  l’ultimo CD della band, pubblicato dall’etichetta discografica “Luminol Records”, scala le classifiche europee: al ventiseiesimo posto nella classifica generale di iTunes, attualmente nei Paesi Bassi occupa la sesta posizione nella lista delle musiche rock più ascoltate del momento.

Il cd, dunque, è nel top ten europea e c’era da aspettarselo. Continue reading

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Conversare su (e per) Gesualdo

Ho sempre detto, fin qui, che il nome Gesualdo ha una duplice valenza. Esso, infatti, è un “gran cognome” dell’antichità che – in un certo momento della storia – si è sovrapposto ad un luogo specifico dell’Irpinia, il territorio appunto di Gesualdo. Questo, dunque, attestato fin dall’età longobarda, finì col diventare sede privilegiata di una delle famiglie più potenti del vicereame spagnolo in Italia, la famiglia Gesualdo, che vantava origini normanne. Vorrei dire adesso, però, senza cadere in eccesso, che, almeno per chi scrive, la valenza di quel nome è senz’altro triplice. E questo perché, accanto ai due dati appena ricordati, ve n’è un terzo che pretende di sintetizzare i precedenti: Gesualdo è il nome di una Casa editrice (noi amiamo dire Casa di libri, arte e cultura) che, trovando sede nell’omonimo comune irpino, riflette il carattere visionario del suo Signore più illustre, il Principe madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613). Continue reading

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Paolo Rumiz e il suo Canto per Europa

Mi è capitato di partecipare alla presentazione di Canto per Europa di Paolo Rumiz (Feltrinelli, 2021) in due occasioni scolastiche. In una, i ragazzi avevano preparato anche delle letture pubbliche, emulando i reading teatrali che pure hanno accompagnato la pubblicazione del libro. Credo si tratti del migliore riconoscimento che un libro possa avere: una circolazione autonoma, una vita propria che, correndo parallelamente ai canali ufficiali della comunicazione editoriale, e andando magari oltre le attese dell’Autore, fa sì che un testo diventi veramente popolare. Continue reading

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Conosci la storia (per nulla fantastica) del Pentcho? / 1

La storia del battello Pentcho, nome proprio di persona che in ebraico corrisponde al nostro Stefano, da quando è stata riportata alla luce, non smette di turbare ed affascinare contemporaneamente. L’idea del giovane Alexander Citrom di salpare da Bratislava, di navigare il Danubio fino al Mar Nero per arrivare in Palestina, la terra promessa, mettendo in salvo 400 ebrei di diversa provenienza, minacciati questi dall’avanzare della ferocia nazista, data l’epopea che ne derivò, è stata considerata dagli stessi protagonisti una delle esperienze più significative nella vicenda complessiva dell’Olocausto. Continue reading

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Karima firma “Il viaggio di Frida e Dario”

Ho conosciuto Karima come tanti in Italia, a seguito cioè delle sue partecipazioni televisive, in un crescendo tra l’altro di talento. Quando la vidi sul palco di Sanremo, accanto a Burt Bacharach, bastò un attimo per capire l’importante salto artistico nel mondo delle collaborazioni internazionali. Continue reading

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In ricordo di Arnaldo Mastrominico / di Pietro Guglielmo

Il 27 febbraio 2022 è venuto a mancare Arnaldo Mastrominico. Nato a Villamaina (AV) il 12 giugno 1933, laureatosi giovanissimo in Lettere e Storia presso l’Università di Napoli Federico II, Arnaldo Mastrominico ha dedicato la sua vita professionale all’insegnamento, alla formazione e alla dirigenza scolastica. Esponente della Democrazia Cristiana irpina, tra gli anni ’70 e ’80, si è occupato dei temi dell’istruzione e della cultura sul piano politico ed istituzionale, sostenendo tra le altre cose la nascita e lo sviluppo della rete bibliotecaria provinciale. Autore di numerosi articoli e saggi scientifici relativi ai suoi vari ambiti di interesse, tra i quali l’educazione degli adulti, non ha mai smesso di favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale locale, dividendosi tra le comunità di Gesualdo e Villamaina. Continue reading

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La teoria dell’esperienza: un libro dalla parte dei bambini

Ho avuto contezza del lavoro di Paola Anselmi prima che si desse avvio alle attività della Gesualdo Edizioni. Convinto, infatti, che la vita senza musica sia un errore (e qui la citazione è fin troppo nota), a maggior ragione è dato pensare che quell’errore diventi fatale, o quantomeno imperdonabile, se la vita di cui si parla è la vita dei bambini. Ho sempre ammirato, dunque, e ricercato e seguito con interesse, quanti riescono a fare musica “con e per” i bambini. Continue reading

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Pazzi furiosi (secondo il diritto romano) / I

1. Un nuovo studio sulla follia nel diritto romano

Capita sempre più raramente d’imbattersi in libri che, nati per dare un contributo consistente a ricerche condotte in ambiti specialistici, acquisiscano poi un respiro ulteriore. E quando ciò capita, ci si sente in un certo qual modo rasserenati, quasi al riparo, giacché si riscopre d’un tratto tutta la vivacità della missione accademica che molti invece oggi vorrebbero scialba, priva di colore, i colori tipici delle missioni culturali di cui l’istruzione universitaria è sicuramente parte.

Si nasconde in questo incipit un consapevole gioco di parole dantesche, che qui s’intende utilizzare quale dovuto omaggio al libro della cui lettura si vuole dar conto, in quanto libro incentrato più che mai sulle parole. Mi riferisco al primo volume dei Contributi allo studio della follia in diritto romano di Aglaia McClintock (Jovene, 2020), che ha un pregio notevole: analizzare con perizia filologica tra l’altro rara un argomento di ricerca sì specifico, fornendo però spunti più ampi, che toccano finanche il senso stesso di un insegnamento.  Continue reading