1. Un nuovo studio sulla follia nel diritto romano
Capita sempre più raramente d’imbattersi in libri che, nati per dare un contributo consistente a ricerche condotte in ambiti specialistici, acquisiscano poi un respiro ulteriore. E quando ciò capita, ci si sente in un certo qual modo rasserenati, quasi al riparo, giacché si riscopre d’un tratto tutta la vivacità della missione accademica che molti invece oggi vorrebbero scialba, priva di colore, i colori tipici delle missioni culturali di cui l’istruzione universitaria è sicuramente parte.
Si nasconde in questo incipit un consapevole gioco di parole dantesche, che qui s’intende utilizzare quale dovuto omaggio al libro della cui lettura si vuole dar conto, in quanto libro incentrato più che mai sulle parole. Mi riferisco al primo volume dei Contributi allo studio della follia in diritto romano di Aglaia McClintock (Jovene, 2020), che ha un pregio notevole: analizzare con perizia filologica tra l’altro rara un argomento di ricerca sì specifico, fornendo però spunti più ampi, che toccano finanche il senso stesso di un insegnamento. Continue reading