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Cento di questi anni!

Cento di questi anni è il titolo di un bel video-racconto realizzato da Daniela Riccardi.

Napoli, quartiere Vomero. In uno stesso parco vivono tre centenari. A bussare alla loro porta è proprio Daniela Riccardi, intenzionata a raccontare come lei sa fare – unendo cioè le competenze di giornalista, di sceneggiatrice e di documentarista – tre storie legate dalla forza dell’età, di un’età davvero importante, cui si rende omaggio in maniera delicata ed originale. In questi casi, infatti, il rischio di cadere nella banalità narrativa è sicuramente molto alto. In altre parole: trovarsi dinanzi ad un centenario e cedere alla tentazione di domandargli il segreto della longevità, dello stare bene e del mantenersi in forma, è cosa piuttosto normale, umana forse, ma al tempo stesso pure scontata e professionalmente sconveniente. Continue reading

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Carlo Gesualdo, ovvero viaggio verso l’isola che non c’è

Non sarà un caso se due autorevoli esponenti della letteratura contemporanea, Gustaw Herling e Andrea Tarabbia, dovendo immaginare un espediente narrativo per affrontare il complesso mondo di Carlo Gesualdo, abbiano deciso di utilizzare il pretesto del viaggio: il viaggio che lo stesso Herling compie alla volta di Gesualdo, l’antico feudo irpino del principe madrigalista, e il viaggio di Igor Stravinsky descritto da Tarabbia, il quale farà sì che il celebre maestro russo – visitando una libreria antiquaria di Napoli – acquisterà un strano manoscritto, dando avvio ad un bellissimo romanzo vincitore del Premio Campiello (> clicca qui). Continue reading

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Trentasei passi

Vivere chiuso dentro una stanza per quarantadue giorni. Dicono oggi: è una follia! Essere privati della libertà di uscire a piacimento. Dicono oggi: c’è da diventare matti!

E se, invece, se ne approfittasse per imparare a vedere le cose in maniera diversa, per accrescere il potere e la facoltà di essere là dove si vuole, là dove cioè non si può essere altrimenti? Continue reading

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Vuoti di memoria

  • “Professore, grazie per avermi ricevuto a quest’ora”.
  • “Figurati, Giuseppe. Ma quale è il motivo di tanta fretta?”.
  • “La memoria”.
  • “La memoria? In che senso?”.
  • “Guardi, guardi qui professore. Noi, è vero, non ci incontriamo ormai da un po’ tempo. Credo da circa quattro anni. Nel frattempo, sa, ho avviato anche un’esperienza amministrativa. Diciamo che su questo punto non l’ho ascoltata. E ieri ho avuto tra le mani questo progetto. Legga, legga. Capisco la necessità di ottenere un finanziamento, ma con un tratto di penna si è cancellato il ricordo…”.
  • “Il ricordo di cosa?”.
  • “Di tutto ciò che è stato”.
  • “Del passato, intendi?”.

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Quante cose si apprendono da Napoli, vista allo specchio!

Se è vero, com’è vero, che la pubblicazione di un libro (di ogni libro) deve sempre vincere una sfida principale, essere innanzi tutto un buon esercizio di scrittura, Specchio napoletano di Antonio Scoppettuolo (Lastarìa Edizioni, 2018) soddisfa in pieno tale obiettivo primario. Centodiciotto pagine di convincente letteratura, infatti, accompagnano il lettore tra i “vicoli” di sette storie, più due riportate in appendice; storie di amore e di adii, così recita il sottotitolo del libro; storie, ancora, ambientate a Napoli o che con Napoli fanno i conti, come le narrazioni in presa diretta di Fulvio Tessitore e di Luca De Filippo: in verità, due eleganti dialoghi che – riportati appunto in conclusione di libro, a mo’ di appendice – hanno due importanti meriti. Continue reading

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Parte I / Riflessioni su Madrigale senza suono, il nuovo romanzo di Andrea Tarabbia

1. L’incipit del romanzo

Non vi poteva essere scelta più felice di quella della Bollati Boringhieri, la casa editrice che ha pubblicato l’ultimo romanzo di Andrea Tarabbia, Madrigale senza suono, in cui l’autore si misura con la complessa figura del principe madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613), ovvero con le difficili tessere di una biografia umana e artistica che, attraversando da protagonista il crinale di fine Rinascimento e incipiente Barocco, è giunta fin dentro l’epoca nostra (non senza un carico di errori e credenze, di miti e leggende). Continue reading

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Gli strumenti musicali alla corte del Principe Gesualdo

Nel 2017 l’Amministrazione comunale di Gesualdo commissionò la ricostruzione di alcuni strumenti musicali (un clavicembalo, una chitarra italiana e una chitarra spagnola, un arciliuto e un organo da tavolo), che importanti documenti di archivio attestano come presenti nel Castello cittadino al tempo del principe madrigalista Carlo Gesualdo. Continue reading

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Visionari: una collana editoriale per interrogare il futuro

Luigi Lombardi Vallauri, annoverato tra i filosofi più significativi della contemporaneità, inaugura la collana Visionari della Gesualdo Edizioni e lo fa con un libro (Scritti animali) destinato a lasciare il segno. Con questo lavoro, infatti, l’illustre Maestro sistema il suo pensiero su un tema (il diritto animale) che ha coltivato tra i primi in Italia, dedicando ad esso – nell’arco di un trentennio – scritti, conferenze, iniziative.

Un argomento spinoso, amato e osteggiato ad un tempo, che se da un lato registra oggi un diffuso attivismo, dall’altro lato necessita ancora di una struttura teorica etico-giuridica salda e credibile, capace di vincere numerose resistenze per legittimare un cambiamento tanto desiderato quanto opportuno. Continue reading

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Andrea Tarabbia firma il nuovo (primo vero grande) romanzo su Carlo Gesualdo

1. L’incipit del romanzo

Non vi poteva essere scelta più felice di quella della Bollati Boringhieri, la casa editrice che ha pubblicato l’ultimo romanzo di Andrea Tarabbia, Madrigale senza suono, in cui l’autore si misura con la complessa figura del principe madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613), ovvero con le difficili tessere di una biografia umana e artistica che, attraversando da protagonista il crinale di fine Rinascimento e incipiente Barocco, è giunta fin dentro l’epoca nostra (non senza un carico di errori e credenze, di miti e leggende). Continue reading