Le relazioni umane nell’era del cambiamento
L’8 marzo scorso, la Sala Blu dell’Ex Carcere Borbonico di Avellino ha ospitato un convegno di rilievo dal titolo “Le relazioni umane nell’era del cambiamento”, organizzato in occasione della Giornata Internazionale della Donna sotto il coordinamento generale del dott. Alfonso Leo. L’incontro si è rivelato ricco di spunti di riflessione su temi attualissimi legati alle relazioni interpersonali e alla violenza di genere tra storia e attualità.
La conversazione ha preso le mosse dalla figura storica di Carlo Gesualdo (1566-1613). Se ne è affidata a me l’introduzione. Descritto spesso con l’appellativo di “principe assassino”, il personaggio di Carlo Gesualdo ha permesso di analizzare le dinamiche relazionali e psicologiche che hanno segnato la sua tragica esistenza, portando alla luce le tensioni tra genialità creativa e angosce personali.
Il convegno ha anche esplorato, in un contesto più ampio, le implicazioni di tali dinamiche nei rapporti umani, con un focus sulle evoluzioni culturali e giuridiche che riguardano la violenza di genere. L’Avv. Giovanna Perna, presidente del Comitato per le Pari Opportunità del COA di Avellino, ha bene illustrato la normativa riguardante il delitto d’onore, esaminando le influenze dei contesti storici sulla percezione della violenza e sull’evoluzione delle leggi in materia dei diritti delle donne. Il suo intervento ha offerto altresì un quadro significativo di come, nel corso dei secoli, le istituzioni e la cultura abbiano affrontato e modificato il trattamento giuridico delle donne, cercando di contrastare gli stereotipi che giustificano la violenza contro le stesse.
Il Dott. Paolo Rocco Cipriano, psicologo clinico, ha indagato le dinamiche relazionali prendendo spunto anch’egli dai testi poetici di Carlo Gesualdo. I madrigali, composizioni intrise di emozioni intense, sono stati letti quale testimonianza significativa degli stati d’animo del compositore. Ciò ha permesso di coniugare la musica con le dinamiche psicologiche, rivelando come le composizioni musicali riflettano conflitti interiori universali che, pur risalenti nel tempo, continuano a parlare alle generazioni odierne.
La giornalista Francescapaola Iannaccone ha preso in considerazione l’impatto dei social media sulle relazioni moderne, con particolare attenzione al cambiamento dei legami affettivi nell’era digitale. Sono stati sollevati in questo modo interrogativi sostanziali sulla superficialità delle connessioni virtuali, capaci senz’altro d’influire sulle relazioni personali e familiari, in un contesto in cui la comunicazione sembra diventare sempre più distante e frammentata.
Infine la Dott.ssa Laura Storti, psicoanalista e docente dell’Istituto Freudiano di Roma, ha avviato una convincente riflessione sul tema dell’insopportabile del femminile, passando in rassegna le forme di violenza nelle relazioni intime. Il suo intervento ha fatto emergere le dinamiche psicologiche che alimentano comportamenti violenti, riflettendo sul bisogno di un cambiamento radicale, dove cultura e psicoanalisi sono chiamate a promuovere un paziente e costante processo umano di rispetto reciproco.
Il convegno, che si inserisce in continuità con quello tenutosi recentemente a Palermo, dal titolo “Amore e Odio”, ha rappresentato un’occasione utilissima per sensibilizzare l’ampio pubblico sui temi della violenza di genere e dell’uguaglianza, facendo dialogare le storie di ieri e le sfide di oggi.
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La locandina dell’evento